meccanica

Il tornio 

Risultati immagini per tornio per ferro 



 Tornio parallelo
Tornio parallelo da banco. 1 - Pulegge per cambio di velocità; 2 - Comando scorrimento orizzontale carrello; 3 - Comando scorrimento trasversale carrello; 4 - Mandrino autocentrante; 5 - Torretta portautensili; 6 - Comando scorrimento orizzontale della torretta portautensili; 7 - Sede della contropunta
 .
Operaia al lavoro con tornio parallelo a revolver. Sulla sinistra si nota la stella di leve per il cambio veloce degli utensili montati sulla torretta.

Il tornio parallelo è una macchina utensile molto usata nell'ambito dell'industria meccanica. Esso genera solidi di rivoluzione ed è impiegato soprattutto per la lavorazione dei metalli. È caratterizzato dal fatto che il moto di lavoro è costituito dalla rotazione del pezzo in lavorazione, mentre l'utensile, solidamente montato su una torretta, scorre parallelamente all'asse di rotazione.

Il pezzo può essere montato a sbalzo su un mandrino autocentrante che sporge dalla testa motrice oppure essere sostenuto tra il mandrino e la contropunta, situata in asse di fronte al mandrino a distanza regolabile. Quando il pezzo è montato a sbalzo è possibile lavorarlo di piatto (tornitura piana), facendo scorrere l'utensile in senso radiale rispetto all'asse di rotazione.

Il tornio parallelo consente essenzialmente lavorazioni basate su simmetrie rotazionali: cilindri, coni, sferoidi, solidi di rivoluzione con generatrice a sagoma.

Come già accennato il moto trasversale di avanzamento della torretta portautensili può essere manuale oppure automatico, in funzione al moto di rotazione della contropunta, secondo un rapporto determinato dall'operatore con un cambio di velocità. Impostando opportunamente la velocità di avanzamento del carrello (e quindi della torretta portautensili) in relazione a quella di rotazione del pezzo da lavorare, si possono eseguire filettature, mentre utensili speciali montati sulla torretta consentono di effettuare al tornio lavorazioni quali godronatura e zigrinatura.

Montando invece una punta elicoidale sul sostegno del mandrino si possono eseguire anche forature radiali. Poiché però le normali punte elicoidali da trapano possono flettersi durante il lavoro, in seguito alla pressione esercitata con la vite del sostegno, è necessario eseguire prima, sulla superficie del pezzo da forare, una traccia (o "invito") mediante l'uso di punte molto corte, di notevole spessore e dotate di corti taglienti. In questo modo l'"invito" risulta perfettamente centrato ed è possibile, dopo, procedere alla foratura vera e propria con la normale punta trasversale.